Cosa c’è di più innocuo di un semplice bicchiere d’acqua? Eppure anche nell’acqua minerale sono state trovate microplastiche in quantità allarmanti. Una, in particolare, la marca da evitare.
Chi non ha mai sentito parlare di PFAS? Si tratta di microplastiche nocive tanto per l’ambiente quanto per il nostro organismo. A livello ambientale sono terribili in quanto non riescono ad essere smaltite in nessun modo e, quindi, durano anche secoli inquinando il suolo e le acque.

A livello di salute, diversi studi hanno dimostrato che gli PFAS possono favorire l’insorgenza di alcuni tipi di tumore e che possono persino compromettere la fertilità. E’ possibile evitarli? Per evitarli al 100% forse dovremmo trasferirci su un altro Pianeta in quanto queste sostanze si trovano ormai praticamente in tutto, anche in oggetti insospettabili come le creme e i cosmetici.
Quello che però nessuno poteva immaginare è che queste microplastiche potessero trovarsi persino nella comune acqua minerale che acquistiamo e beviamo tutti i giorni. Quella stessa acqua che facciamo bere anche ai nostri bambini. Eppure i risultati dell’ultima analisi di Greenpeace non lasciano spazio a dubbi: ci sono marche che ne contengono molti. Una, in particolare, sarebbe da evitare.
Acqua minerale: le marche contaminate da microplastiche
Una recente indagine ha messo in luce un risultato a dir poco allarmante: sei delle marche di acque minerali più diffuse e consumate in Italia, contengono microplastiche i cui effetti sulla salute possono essere gravissimi. Una marca, in particolare, ne contiene una quantità altissima. Vediamo tutto nei dettagli.

La nuova analisi di Greenpeace Italia ha preso in esame 8 marche di acque minerali tra le più consumate in Italia le quali sono state fatte analizzare sia dai laboratori italiani che da quelli tedeschi. Lo scopo dell’indagine era capire se dentro a queste acque che consumano anche i bambini, fossero presenti Pfas, cioè microplastiche. I risultati non sono stati assolutamente buoni: solo due marche di acqua si sono salvate.
Questo significa che addirittura sei marche sono risultate contaminate in misura diversa. Le marche prese in esame sono: Levissima, Rocchetta, Ferrarelle, Uliveto, San Benedetto, San Pellegrino, Sant’Anna e Acqua Panna. Si tratta di marche che possiamo trovare praticamente in ogni supermercato e che vengono anche pubblicizzate in quanto ricche di sali minerali o perché povere di sodio. Dall’analisi dei due laboratori è emerso che le uniche due acque non contaminate da microplastiche sono Ferrarelle e San Benedetto.
Non significa che non si siano Pfas ma che, se ci sono, sono in quantità così esigue da essere al di sotto della soglia minima di rilevabilità. In tutte le altre acqua, invece, purtroppo è stata trovata TFA, cioè la molecola di PFAS più diffusa e in una marca la quantità era davvero allarmante: sopra i 700 ng per litro. L’acqua in questione è acqua Panna, una di quelle maggiormente consumate in Italia.