Attenzione alle merendine che metti nel carrello: una nuova indagine ha messo in luce un inganno pericolosissimo. C’è un marchio che ti sta fregando senza che te ne accorgi.
Le truffe sono all’ordine del giorno e questo ormai lo sappiamo: email di phishing, messaggi su whatsapp provenienti da sconosciuti, SMS attraverso cui cercano di venire in possesso dei nostri dati sensibili in modo da svuotarci per bene il conto corrente e potremmo continuare all’infinito.

Ormai i truffatori per portarci via tutto non hanno nemmeno più bisogno di entrare in casa nostra ma possono agire indisturbati dietro ad un computer. Almeno al supermercato pensavamo di poter stare tranquilli: quale luogo è più sicuro, familiare, accogliente del supermercato in cui facciamo la spesa da anni?
Ebbene no: gli inganni ormai hanno preso piede anche lì. Più che di truffe, in questo caso, potremmo parlare di fregature in quanto, comunque, certi atteggiamenti di determinati marchi sono consentiti dalla Legge benché vadano a totale svantaggio del consumatore e, in un certo senso, lo ingannino. In particolare c’è una marca molto nota di merendine che sta raggirando tante famiglie.
Merendine del supermercato: questa marca ti sta fregando
Le merendine sono un prodotto ampiamente consumato dalle famiglie italiane, specialmente se in casa ci sono bambini: uno snack non sanissimo ma gustoso, pratico e veloce molto apprezzato dai più piccoli. Una nuova indagine, però, ha messo in luce che una delle marche più famose sta mettendo in atto un certo inganno ai danni dei consumatori.

Hai mai sentito parlare di shrinkflation? E’ il tranello degli ultimi anni attuato da diverse marche: la quantità di prodotto all’interno delle confezioni si riduce ma il prezzo resta lo stesso o, a volte, persino aumenta. In pratica noi paghiamo la stessa cifra o una cifra più alta per avere meno prodotto. Non si può parlare di truffa in quanto la Legge lo consente ma, piuttosto, di fregatura.
L’ultimo allarme arriva dal Salvagente e riguarda proprio le merendine Bauli, anzi: i croissant al pistacchio Bauli. Nelle confezioni i croissant prima erano 6 mentre ora sono 5 eppure il prezzo è il medesimo. Ciò comporta un aumento mascherato del 17% per le famiglie. La cosa grave è che questo nuovo formato da 5 pezzi riguarda i nuovi croissant al pistacchio che, in molti supermercati, si trovano accanto ad altri croissant dove la confezione è ancora da 6: dunque confondersi è più facile che mai.
L’azienda – contattata dal Salvagente – ha spiegato che questa scelta non è dettata dalla volontà di aumentare i profitto ma di andare incontro a nuove esigenze: sempre più famiglie ormai sono composte da 1 o 2 persone e, dunque, una confezione da 6 non avrebbe più senso, è necessaria una confezione con meno pezzi. Il punto è: perché mantenere lo stesso prezzo e non ridurre anche quello?





