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Talmente duri eppure così golosi: solo a Napoli trovi i biscotti di Natale più famosi in tutto il mondo

Famosi in tutta Italia e persino all’estero, questi biscotti di Natale ce li abbiamo solo noi a Napoli: talmente duri eppure così buoni e golosi!

La storia culinaria italiana vanta non solo miliardi di ricette, ma anche infinite curiosità sulla loro nascita e sul come alcune pietanze siano arrivate ai giorni nostri quasi ‘intoccabili‘: vuoi perché il nostro Paese è profondamente attaccato alle radici, vuoi perché siamo affezionati alle tradizioni regionali, è indubbio di quanto si cerchi ancora di preservare la natura originale della nostra arte e ovviamente della nostra stessa storia.

Talmente duri eppure così golosi: solo a Napoli trovi i biscotti di Natale più famosi in tutto il mondo – ristorantemuseolaripa.it

E infatti solo noi in Italia abbiamo dei biscotti conosciuti persino all’estero, talmente duri che chi soffre di mal di denti dovrebbe desistere sin dall’inizio. Eppure sono talmente golosi e sfiziosi che proprio durante il periodo natalizio non possono e non devono mancare sulle tavole di tutta Napoli e di tutta Italia. La loro storia è davvero coinvolgente!

I biscotti duri di Napoli divenuti famosi in tutto il mondo: una storia incredibile

Questi deliziosi biscotti duri ‘come la pietra‘ non solo sono buonissimi, ma sono anche il simbolo napoletano per eccellenza nel resto d’Italia e persino all’estero. Avrai ovviamente capito che stiamo parlando dei roccocò, volutamente con due C poiché in alcune zone italiane vengono erroneamente chiamati rococò. Si tratta di biscotti secchi preparati con ingredienti molto semplici a base di mandorle, pisto(un insieme di spezie varie), farina, zucchero, frutta candita o arance candite.

Ma come e dove nascono? Ovviamente nella splendida Napoli, ma bisogna tornare nel lontanissimo 1320. Epoca sicuramente particolare dal punto di vista economico, difatti vennero preparati per la prima volta con i classici ingredienti da ‘dispensadalle monache del Real Convento della Maddalena. Le sorelle infatti mescolarono mandorle, zucchero, farina, cacao, acqua, uova per formare un impasto corposo.

I biscotti duri di Napoli divenuti famosi in tutto il mondo: una storia incredibile – ristorantemuseolaripa.it

Diedero una tipica forma a ciambella arrotondata e paffuta(da qui il nome roccocò dal francese rocaille per via dell’aspetto piuttosto barocco)per poi cuocerli in forno. Le monache pensarono a biscotti da preparare in quantità e tenere in un luogo sicuro e asciutto per tutto il periodo natalizio, ecco perché sono tradizionalmente duri, anche se ad oggi molti biscottifici e pasticcerie ne realizzano una versione morbida. Quelli duri vengono serviti con spumante, vino bianco o vermouth cosicché si possano intingere e ammorbidirli. E ora scopriamo la ricetta!

La ricetta dei roccocò napoletani per circa 40 biscotti

  • 1 kg circa di farina 00;
  • 700 gr di zucchero;
  • 700 gr di mandorle tritate;
  • 350 ml circa di acqua tiepida;
  • 2 cucchiai di cacao amaro;
  • Scorza candita q.b.,
  • 1 cucchiaio di pisto napoletano;
  • 1 bustina di ammoniaca per biscotti;
  • 1 cucchiaino di vanillina;
  • 2 tuorli d’uovo;

Preparazione dei roccocò

Preparare i roccocò è semplicissimo: iniziamo raccogliendo in una ciotola la farina, lo zucchero, il cacao, il pisto, l’ammoniaca, la vanillina e le scorze d’arancia candita. Mescoliamo il tutto per uniformare le polveri, aggiungiamo poi a filo l’acqua e a metà dose le mandorle. Continuiamo ad aggiungere l’acqua sino a ottenere un impasto piuttosto compatto e malleabile, che non appiccica. Formiamo dei filoni con il panetto da dividere in parti uguali, formiamo delle ciambelle grandi e poggiamole su una leccarda rivestita di carta forno.

Spennelliamo un po’ di tuorli sbattuti su ogni biscotto e cuociamo in forno preriscaldato/statico/170° per 30-35 minuti se vuoi ottenere dei roccocò duri, a 180° per 20 minuti se li vuoi un po’ più morbidi. Infine sforniamo, facciamo raffreddare e godiamoceli!

Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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