Apple I, la storia del computer in legno che oggi vale mezzo milione di dollari

Un Apple I del 1976 è stato venduto all’asta per 475mila dollari: uscirono solo 200 esemplari costruiti a mano, oggi pezzi da collezione.

Oggi Apple è uno dei marchi legati al mondo dell’informatica e della tecnologia in senso lato più potenti del pianeta, ma negli anni ’70 era poco più di un’idea confinata ad un garage di Cupertino. È lì che Steve Wozniak progettò e costruì a mano l’Apple I, con Steve Jobs pronto a trasformarlo in un prodotto da vendere. Un computer spartano, precursore dei computer che utilizziamo oggigiorno.

La storia del computer di legno
Apple I, la storia del computer in legno che oggi vale mezzo milione di dollari – ristorantemuseolaripa.it

Recentemente, uno di questi rarissimi esemplari è stato battuto all’asta da RR Auctions di Boston per 475.000 dollari anche perché non si tratta di un semplice cimelio, ma un oggetto che ha scritto la storia della tecnologia moderna.

Apple I, dall’originale prezzo “666,66” alle aste da capogiro

L’Apple I debuttò sul mercato nel 1976 a un prezzo singolare: 666,66 dollari. Wozniak spiegò che non c’era nulla di esoterico, semplicemente amava i numeri ripetuti ed era più facile gestire i calcoli. All’epoca, quel prezzo era tutt’altro che popolare per un computer assemblato in legno e con una scheda madre a vista, ma chi lo acquistò si ritrovò tra le mani un oggetto destinato a diventare leggendario sebbene all’epoca non lo si poteva di certo sapere (bisogna pensare per altro che la cifra corrispondeva a circa 3800 dollari attuali).

Ne furono prodotti soltanto 200 esemplari tra il luglio del ’76 e il settembre dell’anno successivo, e oggi si stima che meno di dieci siano rimasti in condizioni accettabili. Vederne uno ancora funzionante, capace di eseguire programmi e mostrare caratteri verdi su uno schermo d’epoca, è uno spettacolo che emoziona non solo i collezionisti, ma anche chiunque abbia un minimo di passione per la storia della tecnologia.

Curiosità: l’Apple I non veniva venduto con monitor né tastiera. L’acquirente doveva procurarseli da solo e spesso si trattava di televisori modificati o tastiere da calcolatrici. Un contrasto enorme con i prodotti attuali di Apple, studiati al millimetro nel design e venduti come oggetti di lusso (il lusso, allora, era solo legato al prezzo sropositato).

Proprio questo rende il modello originale ancora più affascinante: non era un prodotto per tutti, ma per pochi pionieri che credevano nel futuro dell’informatica domestica. Oggi, chi riesce a metterselo in casa non acquista solo un pezzo di elettronica, ma un frammento autentico della nascita della Silicon Valley e, nello specifico, di un brand capace di trasformarsi in una sorta di setta (chi compra Apple tende a essere fidelizzato come pochi).

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